Ma cosa è l’invecchiamento cutaneo? L’invecchiamento cutane è legato principalmente a due fenomeni distinti. Il primo dovuto al passare del tempo il c.d. invecchiamento cronologico che include anche gli insulti di agenti esterni diversi dalle radiazioni solari, l’altro è invece legato all’esposizione ai raggi UV solari (anche lampade) il c.d. fotoinvecchiamento.
-INVECCHIAMENTO CRONOLOGICO
Come avviene per altri organi anche la cute invecchia col passare del tempo perdendo gradualmente le sue funzioni.
La cute è formata da due strati, lo strato più esterno detto epidermide che ha una funzione barriera attraverso la cheratina prodotta dai cheratinociti. La riduzione della produzione di cheratina si manifesta con un assottigliamento del tessuto, che assume quella trasparenza tipica delle persone anziane.
Il secondo strato, detto derma, ha una funzione di sostegno e contiene delle cellule chiamate fibroblasti che producono sostanze che andranno a costituire la c.d. matrice extracellulare, cioè la trama di supporto della cute, trama rappresentata principalmente da collagene, elastina e dai glucosaminoglicani, molecole che formano la sostanza fondamentale intercellulare del tessuto dermico.
Tra i glucosaminoglicani, il principale è l’acido ialuronico, un polisaccaride capace di legare a sè, come una spugna, grandi quantità di acqua: è la molecola responsabile dell’idratazione e del turgore cutaneo tipici della cute giovane. Inoltre la sua presenza è fondamentale per la stabilizzazione della rete di fibre collagene ed elastiche immerse nella sostanza intercellulare, per gli scambi metabolici, per i processi di riparazione e di rimodellamento del tessuto cutaneo.
Una graduale perdita della produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico si traduce in una perdita di elasticità cutanea e di idratazione.
-FOTOINVECCHIAMENTO
Legato ad altri fattori in particolare al c.d. danno ossidativo. I raggi ultravioletti contenuti nello spettro dalla luce solare contengono molta energia e quando questa energia interferisce con le cellule cutaneee, e non solo, induce dei danni molecolari, cioè denatura (rompe) le molecole producendo altre sostanze a volte dannose. Le molecole prodotte più pericolose sono i radicali liberi, composti dell’ossigeno, che hanno la capacità di danneggiare la citoarchitettonica (la struttura della cellula).
Nelle cellule fortunatamente esistono degli enzimi che riescono a riparare i danni indotti dai radicali liberi, ma questo meccanismo và in crisi quando abbiamo esposizioni continue e prolungate e la produzione di radicali aumenta oltre un certo livello. In questo caso gli enzimi non riescono più a riparare le strutture cellulari che, quindi, si autoeliminano.
Anche i danni prodotti dal fotoinvecchiamento interessano sia l’epidermide che il derma. Il sintomo più evidente riguarda l’epidermide, che si presenta disidratata e ruvida per una iperproduzione di cheratinociti, può aumentare la produzione di sebo e possono manifestarsi delle zone di cute depigmentata (cheratosi attinica, degenerazione neoplastica, epiteliomi). Anche i vasi sanguigni contenuti nel derma, subiscono un danneggiamento delle fibre elastiche e pertanto tendono a dilatarsi dando origine alle teleangectasie, note più comunemente come couperose.
Questi due meccanismi agiscono contemporaneamente, cioè si sommano, dando come risultato il quadro della cute senile, che è in vario grado una cute più sottile, meno elastica e con inestetismi vari (ipercheratosi, discheratosi, teleangectasie, rughe.
L’invecchiamento della pelle dipenderà molto anche dall’età, dal tipo di pelle, dal tempo di esposizione ai raggi solari e da fattori ormonali.