Mammella Tuberosa
Nel vasto capitolo dedicato alla chirurgia del seno esiste una vera malformazione mammaria, anche questa a cavallo tra la chirurgia estetica e quella ricostruttiva, chiamata mammella tuberosa o mastocele.
Questa malformazione mammaria non ha nulla a che vedere con gli iposviluppi delle mammelle, anche se viene spesso interpretata dalla paziente come un semplice seno piccolo.
In questi casi la ghiandola mammaria si presenta di forma allungata assumendo un aspetto tubolare (Snoopy Breast) e completamente posizionata dietro un’areola dalle dimensioni sproporzionate.
Vista la posizione della ghiandola i quadranti inferiori ed interni delle mammelle non sono rappresentati.
Le dimensioni della mammelle sono quindi ridotte sia come base che come altezza e questa si proietta in avanti quasi ad erniare attraverso il complesso areola-capezzolo (mastocele).
Generalmente le mammelle sono di piccole dimensioni e cadenti.
Questa condizione può essere monolaterale o interessare ambedue le mammelle.
Si manifesta alla pubertà e può rappresentare un serio problema psicologico per la paziente.
La correzione chirurgica di questa malformazione e sicuramente una delle sfide più impegnative per il chirurgo plastico.
L’intervento chirurgico ha tre finalità essenziali:
- ridurre il volume del complesso areola-capezzolo
- modellare la ghiandola mammaria restituendogli una forma naturale
- creare un corretto polo infero-mediale
L’intervento viene eseguito in anestesia generale, l’ unica incisione sara quella periareolare (round-block), attraverso cui verrà rimodellata la ghiandola, creato un polo infero- mediale naturale con relativo solco sottomammario ed infine inserita una protesi (mastoplastica additiva).
La durata dell’intervento è generalmente di due ore inclusi i tempi anestesiologici di induzione e di risveglio.
Non è necessaria una degenza notturna in Clinica, l’intervento può essere eseguito in regime di Day-Hospital.
La terapia domiciliare prevede una copertura antibiotica, antidolorifica ed antinfiammatoria per circa 5 giorni.
Dopo circa 7 giorni si può riprendere una regolare vita sociale.
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